GLI SPETTACOLI 2024
QUANTO RESTA DELLA NOTTE
di e con Salvatore Arena / produzione Mana Chuma Teatro
Il testo nasce dalla necessità di andare oltre la notte per immaginare un tempo dedicato all’amore, per vivere la malattia come guarigione, la morte della madre come riavvicinamento di un figlio alla vita. Un atto d’amore, dunque.
“Mi piacerebbe mangiare un gelato al limone, disse mia madre. Le tre di notte e tutto chiuso. Un figlio torna a casa dopo tanto e lui che fa? Che fa? Disse mia madre. Va di notte a cercare un gelato fatto di limone, per sua madre”.
Vi è in questa conversazione il bisogno di ogni uomo di superare i drammi, le morti, le contraddizioni, di cercare una fede, una collina che sia luogo di salvezza, dove credere, dove chiedere un’assoluzione.
La storia è un susseguirsi di ricordi, che risvegliano nel cuore del protagonista, Pietro, la verità nascosta. Migliaia di parole collocate nell’arco quotidiano di tre giorni, una via crucis, una madre che va spegnendosi perché rinasca il figlio, come a partorirlo due volte.
Salvatore Arena: Siciliano d’ origine, studia tra Barcellona e Messina, vive a Reggio Emilia.
Attore, regista e drammaturgo ha collaborato con artisti quali M. Baliani, L. Quintavalla, Scimone e Sframeli Dal 2002 codirige Mana Chuma Teatro con M. Barilla: Spine, finalista Premio Ustica 2003; Longa è a jurnata,finalista Premio Riccione 2005, F-Aìda, finalista Premio Cappelletti 2019. Vincitore Premio Eolo 2006 con Per la strada, Premio Ubu 2009 con Pali. Con La cisterna, finalista al Premio Ustica nel 2009.
LO SCHIFO. Omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella nostra ventunesima regione
di Stefano Massini / con Anna Tringali / regia Giorgio Sangati / produzione Teatro Bresci
Mogadiscio, Somalia, 20 marzo 1994, le 13.04. Ilaria Alpi, giornalista italiana del TG3 viene uccisa assieme al suo operatore Miran Hrovatin. La Alpi stava spalancando squarci di inaudita verità su un'Africa ITALIANA dilaniata da guerre intestine, tra rifiuti tossici, traffici d'armi, epidemie di colera e grottesche festicciole tricolori per celebrare la cooperazione internazionale. Un lavoro scomodo per il quale ha pagato con la vita. Una morte di cui si ignora (ufficialmente) ancora il come e il perché, umiliata dall'insabbiamento delle indagini. Uno delle Pagine più oscure e vergognose della storia del nostro Paese.
Anna Tringali - Attrice proveniente dal Teatro Stabile del Veneto, si forma, tra gli altri con F. Nuti, R. Falk, U. Pagliai, M. Civica, D. Michieletto, V. Zernitz, Si perfeziona alla Scuola Paolo Grassi di Milano con M. Bartoli, M. Sgrosso, E. Bucci. Vincitrice con “Arbeit” al Premio OFF 12 del TSV diretto da A. Gassmann: II Premio Miglior Spettacolo - Premio Assoluto Miglior Interprete.
In teatro lavora, tra gli altri, con M. Baliani, G. Emiliani, F. Cabra, S. Scandaletti, A. Pennacchi, C. Simoni, P. Valerio, L. Maragoni, G. Ferrari, S. Paoli, G. Previati, S. Felicioli, M. Martini. E’ tra i fondatori di Teatro Bresci.
le villeggiature
di e con Gianmarco Busetto / videoscene Marco Duse / regia Gianmanrco Busetto e Marco Duse / produzione Farmacia Zoo:è, Scene di Paglia 2023
Le Villeggiature ricostruisce i gravi fatti accaduti nell’ospedale psichiatrico di Collegno e a Villa Azzurra di Grugliasco (“il manicomio dei bambini”) a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70. Lo spettacolo si immerge nel clima teso degli Anni di Piombo, nelle vicende dei malati, negli eccessi della scienza, e arriva a raccontare il processo al professor Giorgio Coda, soprannominato “L’Elettricista”. Narrato da Gianmarco Busetto con gli interventi multimediali di Marco Duse, Le Villeggiature riflette sul ruolo del malato nella società, sugli effetti che la malattia ha su amici e familiari, e tocca il tema della giustizia intesa come volontà di garantire a chiunque il rispetto dei diritti, sempre.
Gianmarco Busetto e Farmacia Zooè si occupano da anni di teatro civile contemporaneo, raccontando storie del passato che aiutino a leggere il presente. Lo fanno con gli strumenti del teatro, della narrazione performativa e delle nuove tecnologie, unendo al monologo tradizionale un’ estetica contemporanea che si avvale di strumenti multimediali che accompagnano l’attore nella costruzione della scena e del suo senso.
BUMBUMFRITZ. Testi naufraghi e musica elettronica
performance di e con Giovanni Frison e Michele Tonicello
BumBumFritz è testi naufraghi e musica elettronica.
BumBumFritz è l’incontro tra l’attore BumBum e il musicista Fritz che hanno deciso scrivere insieme delle canzoni. Canzoni non cantate, ma recitate.
Canzoni intime, autoironiche, distaccate ma disponibili e divertenti.
Luci stroboscopiche, suoni a palla e parole per perdersi, riconoscerci e provare un po’ di nostalgia.
BumBumFritz è un progetto che combina teatro di narrazione, poesia e musica elettronica suonata dal vivo. Il duo, composto da Giovanni Frison, compositore e musicista, e Michele Tonicello, regista e attore, sviluppa un linguaggio ibrido, di confine, fra rappresentazione teatrale ed esibizione musicale.
kohlhaas
di Marco Baliani e Remo Rostagno / con Marco Baliani / regia Maria Maglietta / produzione Trickster Teatro e Casa degli Alfieri
La storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500 scritto da Heinrich von Kleist, qui innervato del mondo visionario e della poetica di Baliani. La storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena. Il conflitto generatore – cosa sia la giustizia e fino a che punto, in suo nome, si possa diventare giustizieri – finisce per risolversi lasciando intorno alla figura del protagonista un’ambigua aura di possibile eroe del suo tempo. Un tema antico, tragico nella tradizione e nella forma, che solleva domande morali sottese a ogni conflitto in cui, in nome di un superiore ideale di giustizia sociale, si arrivano a compiere atti estremi.
Marco Baliani: Attore, autore e regista. Con Kohlhaas del 1989 (più di1100 repliche), attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, e proseguendo parallelamente nell’ambito della narrazione. Per il cinema è stato diretto da registi quali F. Archibugi, R. Andò, S. Costanzo, C. Comencini, M. Martone. E’ anche autore di diversi romanzi.
la spremuta - Rosarno, migranti, 'ndrangheta
di e con Beppe Casales
Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Gli africani dopo anni di violenze e sfruttamento reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero. I media nazionali sottolineano che la mafia non c'entra. Ma dire che la mafia non c'entra in Calabria è una bugia. La mafia c'entra eccome, non solo in Calabria.
Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l'Italia, e che prima o poi bisognerà avere il coraggio di sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il lavoro.
L'Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità deve essere imitato, non temuto.
Beppe Casales ha lavorato tra gli altri con T. Servillo, A. Bonaiuto, M. Cescon. Dagli anni 2000 la sua ricerca artistica si concentra sul teatro di narrazione, un teatro popolare. Con Nazieuropa vince come miglior attore al Premio Mauro Rostagno 2021 ed è selezionato al Festival del teatro di resistenza 2019 dell'Istituto Cervi. Vince il premio Miglior drammaturgia al Roma Fringe Festival 2015 con “L'albero storto".
antigone - Monologo per donna sola
di e con Debora Benincasa / regia Amedeo Anfuso / produzione Anomalia Teatro
Avremmo voluto proporvi uno spettacolo sui veri eroi, di quelli che non hanno paura del buio, e si lanciano contro i lupi. Antigone purtroppo è una storia diversa. Una storia che respira dell’attimo prima, quello in cui ancora potresti tornare indietro E’ una storia che attraversa le ossa di una ragazzina magra, di un’eroina spettinata che dal centro della tragedia ti guarda sorridendo. Antigone cerca di uscire dalla sua prigione ridendoci contro, abbassandosi per cambiare punto di vista, ironizzando per alleggerire il dramma, per poi lasciarsi trascinare nella poesia, indugiare nel grottesco o nei versi di una canzone. Antigone è una rilettura della tragedia di Sofocle.
Anomalia Teatro è una Compagnia torinese che nasce nel 2016. Antigone è Vincitore del Premio Mauro Rostagno alla migliore drammaturgia 2019 ed è selezionato dall’ Italian Theatre Festival di New York
ti racconto le mafie
da un progetto di Anna Tringali e Giacomo Rossetto / scritto e raccontato da Giacomo Rossetto / produzione Teatro Bresci
Il termine mafia è riferito genericamente a diverse organizzazioni criminali: Cosa Nostra siciliana, ma anche la ‘Ndrangheta calabrese, la Camorra napoletana, la Sacra Corona Unita pugliese, per stare in Italia.
Le mafie oggi non agiscono solo nei luoghi di origine, ma operano in tutto il nostro Paese, varcando anche i confini nazionali, ramificandosi nel mondo. Negli anni le organizzazioni criminali hanno saputo rinnovarsi: finita la stagione stragista che ha sconvolto l’Italia nei primi anni’90, le mafie hanno saputo cambiare pelle, fare sistema infiltrandosi nel tessuto politico, sociale ed economico, in un’evoluzione che le rende meno riconoscibili ma più pervasive.
Questa lezione spettacolo vuole fare luce sulle peculiarità di ogni mafia, chiarendone origini, struttura, e modalità di azione.
Giacomo Rossetto: formatosi alla Scuola del Teatro Stabile del Veneto, in teatro è stato diretto da P.L. Pizzi, D. Michieletto, D. Salvo, L. De Fusco, A. Maggi, G. Sangati, E. Vezzoli, C. Simoni, S. Scandaletti, F. Cabra, L. Maragoni, S. Paoli, S. Mangini. Al cinema e in tv ha lavorato con M. Placido, S. Accorsi, S. Mordini, G.M. Tavarelli, recitando in “Aldo Moro”, “Volevo fare la rockstar 2”, “Doc - Nelle tue mani 2”, “Lasciami andare”, “Odio il Natale”, “Un passo dal cielo 7” .
E’ tra i fondatori di Teatro Bresci.